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Cinque Warriors in Nazionale

Sono cinque i guerrieri convocati in nazionale per la partita amichevole del Blueteam Italia contro gli americani della Siena Heights University, college dello stato del Michigan, che si svolgerà domenica 11 maggio alle ore 17 a Viterbo.

Quattro i difensori scelti dal Coaching Staff presieduto dal nuovo grandissimo Head Coach degli azzurri, Coach John Mackovic (Capo Allenatore in NFL) e dal suo assistente personale Vincent Mario Argondizzo, già H.C. del Blueteam ed oggi nello staff della WTA, la Warriors Technical Academy anch'essa collegata ai guerrieri bianco/blu: Federico Forlai, Paolo Ricchiuti, Andrea Fantazzini e Andrea Mirenda. Una sola presenza per gli attaccanti, quella si Simone (il suo vero nome è Przemyslaw) Slusarz, il giovanissimo qb di origine polacca.

Il progetto Allblue 2014, nuovo corso del team del presidente Maurizio Benassi, sembra rispecchiare le scelte espresse anche della nazionale di football. Tre giovani atleti provenienti dal settore giovanile interno (Slusarz, Fantazzini e Mirenda) oltre ai quali sono state confermate le scelte dei due veterani (Forlai e Ricchiuti), già componenti fissi del Blueteam.
Questo segnale conferma che la strada intrapresa a Bologna non è così diversa da quella espressa da chi gestisce il settore nazionale del football americano.
Il nuovo capo allenatore dell'Italia della palla lunga un piede, il cui curriculum parla da solo, ha affermato che per sostenere la crescita del football fuori dagli Stati Uniti ci vogliono giovani atleti locali, ancora più importanti dei seppur ottimi giocatori che provengono dagli USA ma che non sono in grado di garantire un percorso a medio periodo di questa disciplina nei singoli paesi stranieri.
E' chiaro che sono proprio queste manifestazioni amichevoli che consentono gli esperimenti tecnici, ma l'aver scelto anche tanti giovani atleti che provengono dai settori giovanili, rappresenta una direzione, anche politica, dello sviluppo di uno sport che ha fortemente bisogno di visibilità mista ad una garanzia di continuità sportiva.
E' un segnale che il football sta dedicando sempre maggior attenzione ad un progetto di crescita costante, che passa dall'aver messo "sotto contratto" un grandissimo allenatore in grado di, formare i formatori prima di tutto, selezionare i migliori prospetti futuri e, naturalmente delineare un percorso agonistico che deve necessariamente essere rivolto alla vittoria finale quando gli incontri non avranno più un carattere amichevole.
Ai cinque Warriors nazionali, va il plauso e l'augurio dell'intero popolo guerriero.