Loading...
News Image

ENERGY BULDING DOLPHINS ANCONA (3-3)-WARRIORS BOLOGNA (4-1)

Spettacolo, e alto livello tecnico. Come facciamo a saperlo? Beh, basta conoscere le due squadre, la loro rivalità antica e recente, l’attesa per la partita ad Ancona e a Bologna, le esigenze di classifica, perché una vittoria dei dorici, sconfitti all’andata per 14-9, con un touchdown nel finale su lancio lungo di Jacob Caron, scivolone di Carlo Fanini e bella ricezione di Marco Piva, riaprirebbe la sfida per il primo posto nel girone, addirittura. Vittorie per entrambe, nel turno precedente, con un 19-0 dei Dolphins sugli Hogs e un 28-14 dei bolognesi a Roma, che però raccontano poco, per le differenze tattiche tra le avversarie, della gara di sabato. Nei Dolphins dovrebbe riprendere il suo posto Roman Vihknin, assente contro gli Hogs, mentre è più incerto il ritorno di Marco Stefani, uomo di linea d’attacco, e lo stesso vale per Paolo Meneghetti, che contro gli Hogs ha riportato un infortunio al ginocchio: molto più facile che si riveda il wr Michele Marchini, assente sabato scorso, e dubbi per l’altro wr Filippo Limitone, frenato da impegni di lavoro. Nei bolognesi ancora in campo Rob Curley, il quarterback che ha sostituito Caron, rimasto a dare una mano alla squadra: domenica scorsa, con una limitata conoscenza del playbook e di molti compagni di squadra, Curley ha lanciato tre passaggi in td a Mario Panzani e la settimana trascorsa è stata dedicata ad acquisire una maggiore familiarità con tutto e tutti, con l’obiettivo di una crescita. Pur se già certi dei playoff, infatti, i Warriors non sono ai vertici delle statistiche offensive: quarti nei punti (20.4), sesti nelle yard totali (222.4), settimi in quelle su lancio (129) e quarti in quelle su corsa (93.4) nonostante la presenza di un’arma affidabile come Jordan Scott, che guadagna 67 yard a gara, 5.1 a portata. Uno dei segreti – palesi, visto che compaiono nelle statistiche visibili a tutti (http://gestione.fidaf.org/public/campionati/statistiche/generali/A13.htm) - è la raffinatezza in red zone, ovvero entro le 20 yard avversarie: in 14 toc-toc al varco altrui i Guerrieri hanno segnato 11 touchdown e un field goal, mentre nei 2 casi rimanenti ci sono stati un intercetto (contro i Dolphins) e un fumble. Warriors primi anche nei quarti down trasformati (5/9) e insomma una discreta dimostrazione di efficienza, alla quale i padroni di casa contrappongono una crescente solidità in difesa. Che è prima per punti concessi (solo 15.2), per yard totali (185.7), yard su corsa (52), seconda per quelle su lancio (133.7), mentre l’attacco, pur se cresciuto rispetto al pantano di Reggio Emilia (e Bologna) di inizio stagione, non ha ancora recuperato sul piano statistico le posizioni che gli competono, trovandosi penultimo (ma dai!) con 220.2 totali e ultimo sulle corse, con 20.8, nonostante l’apporto maggiore di Giuseppe Lombi in alcuni down decisivi. Partita intrigantissima, dunque, e occhio agli spalti, comunque: la tifoseria dorica ha previsto e preparato una bella esibizione di colore, ovviamente arancio-verde, prima del kickoff.

Roberto Gotta