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Stagione finita. Nel 2017 ci sarà la seconda divisione.

L'incontro di playout contro i Lions è finito con il risultato di 34 a 7 per i bergamaschi.
La partita ha visto il controllo dei padroni di casa per tutto il primo tempo, terminato sul 27 a 0. La ripresa, ultimo atto per i guerrieri nella categoria Top Level, ha dimostrato invece che i bolognesi si meritavano qualcosa di più. Complice anche un comprensibile rilassamento dei padroni da casa, l'attacco ha girato favorevolmente (Beresan ottime corse e Parlangeli importanti ricezioni di cui una in t.d), e la difesa, seppur falcidiata dalla assenze, ha retto discretamente le giocate orobiche.
Purtoppo la sfortuna ha remato contro i bianco/blu per tutta una stagione nata comunque già in salita.

"Il progetto ALLBLUE - afferma Paolo Parlangeli - che prevedeva l'utilizzo di soli ragazzi italiani, è stato portato a termine secondo il piano iniziale quando, nel febbraio del 2014 lo abbiamo presentato come programma triennale basandolo sulla volontà di sviluppare la scuola dei giocatori (Warriors Academy) e quella degli allenatori (FBA). Per i primi due anni abbiamo avuto ragione e siamo rimasti nel gotha dei grandi team, poi , complice anche la regola dell'introduzione dell'oriundo, che in fondo ha rappresentato per qualcuno un terzo americano a tutti gli effetti, non siamo stati in grado di reggere il passo delle formazioni più quotate".

Ma non si cercano scuse in casa guerriera.

"Il campo ha decretato la retrocessione - continua Parlangeli - e quindi non possiamo che prenderne atto. Ho spesso affermato che chi vince ha sempre ragione, quindi chi perde..... non ce l'ha! Con tanto rammarico, certamente, ma con altrettanta determinazione, dovevamo dare una risposta concreta circa il futuro della nostra organizzazione, per primi a noi stessi , giocatori ed allenatori, poi agli sponsor e al pubblico che dalle nostre parti è un valore aggiunto. Ci siamo trovati e ci siamo confrontati tra di noi. Trentacinque anni di storia con un titolo vinto trenta anni fa davanti ad oltre 24.000 persone, avranno pure un significato?. La risposta è venuta fuori da sola dalla ferma volontà condivisa di essere protagonisti laddove i risultati sul campo ci hanno obbligato ad andare. Faremo di tutto perchè in seconda divisione i Warriors possano rappresentare un team leader e, lo dico quasi paradossalmente, la mia maggior preoccupazione è proprio quella di poter incontrare formazioni che la pensano come noi e si sono organizzate da anni ad affronatare questo sistema di gioco. Ecco perchè stiamo già lavorando per costruire i Warriors del futuro, passando dalle giovanili del prossimo torneo 2016. Per tutto il resto, un grosso in bocca al lupo alle quattro semifinaliste di IFL: erano loro le migliori e lo hanno fatto vedere a tutti"