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Bologna

BOLOGNA

Bologna è una città che ti sorprende sempre. Lo stereotipo è noto: la grande tradizione gastronomica; la più antica Università del mondo occidentale; il centro storico medievale fra i più grandi d'Italia, le torri, la prestigiosa cultura musicale.
Ma più pensi si è certi di conoscerla più si scopre una città nuova, ricca di fermenti, sempre in movimento: decine di piccoli e grandi eventi offrono spunti e suggestioni per una visita, a chi non c'è mai stato e a chi vuole ritornare; a chi è interessato alla cultura e a chi vuole immergersi nelle atmosfere vitali di una città che non dorme mai.

Sede di reperti archeologici la cui provenienza (Villanova di Castenaso, alle porte della città) ha dato il nome ad una civiltà preistorica, la civiltà villanoviana (risalente a 9 secoli prima di Cristo), Bologna esiste già come centro urbano al tempo degli Etruschi (VI secolo a.C.), con il nome di Fèlsina, prima contesa e poi occupata dai Galli. Nel II secolo la conquista romana porta la costruzione della via Emilia, con fondazione di nuove colonie lungo il percorso: tra queste c'è Bononia, destinata a diventare il principale centro della provincia. Dopo la crisi dell'impero romano, che ne riporta indietro la civilizzazione e le dimensioni, Bologna conosce il dominio longobardo e varca il millennio con rinnovato splendore, testimoniato dalla nascita della prima università (1088), che attira studenti e uomini di cultura da tutta Europa. Lo straordinario sviluppo urbanistico del tardo medioevo e la necessità di ampliare gli spazi abitativi è all'origine dei famosi portici, una soluzione architettonica che permette di allargare i piani alti degli edifici mantenendo il passaggio pedonale a livello di terra, e che a tutt'oggi percorre e caratterizza tutta la città emiliana. Bologna mantiene una posizione di primo piano durante l'età comunale (sul finire del '200 sfiora i 50 mila abitanti, collocandosi tra le prime 10 d'Europa), poi nello Stato Pontificio, di cui entra a far parte nel '500 come seconda città dopo Roma e mantenendo sempre un buon margine di autonomia. Nel '6 e '700 la città conosce una forte espansione extramuraria, nel cui ambito si colloca la costruzione del portico di San Luca, che conduce da Porta Saragozza al santuario in cima al colle attraverso un percorso coperto di oltre 3500 metri. Le principali vie di comunicazione furono aperte tra la stagione napoleonica e quella fascista, durante le quali si procedette ad un'opera di diradamento edilizio della città storica, che dopo il 1945 non ha subito sostanziali modifiche.
L'impianto urbanistico del centro storico è ancora intatto nel suo assetto medievale, con le strade principali che partono a raggiera dall'asse centrale (l'antico decumano romano, oggi via Ugo Bassi e Rizzoli) verso la periferia, incrociando la cerchia muraria del 1300 (lunga 7600 metri e coincidente con l'odierno anello dei viali di circonvallazione), con le sue 12 porte di accesso, di cui 9 perfettamente conservate e ancora oggi ben visibili. Risale addirittura al 1100 (la prima età comunale) il complesso monumentale divenuto simbolo di Bologna, le due torri (Asinelli, alta 97 metri, e Garisenda, abbassata a 48 metri nel 1300 per la progressiva inclinazione). Di epoca due-trecentesca è l'ingresso in città degli ordini religiosi e la costruzione delle principali chiese gotiche, come S. Domenico (domenicani), S. Francesco (francescani), S. Giacomo (agostiniani), S. Maria dei Servi (serviti), S. Martino (carmelitani). Dello stesso periodo i palazzi del Podestà e di Re Enzo, poi seguiti dal palazzo Comunale (o d'Accursio), che insieme alla basilica di San Petronio (iniziata nel 1390) formano il nucleo storico e monumentale di Piazza Maggiore. Preziose anche le testimonianze dell'architettura religiosa barocca, che si esprime in chiese come S. Paolo, S. Salvatore, S. Bartolomeo, S. Maria della Vita., e della stessa cattedrale di S. Pietro (che pure ha origini romaniche e rinascimentali). L'Università di Bologna ha origini molto antiche che la indicano come la prima Università del mondo occidentale. La sua storia si intreccia con quella di grandi personaggi che operarono nel campo della scienza e delle lettere ed è riferimento imprescindibile nel panorama della cultura europea.
L'origine dell'Università di Bologna è attribuita all'anno 1088, data convenzionale fissata da un comitato di storici guidato da Giosuè Carducci.
L'Istituzione che noi oggi chiamiamo Università inizia a configurarsi a Bologna alla fine del secolo XI quando maestri di grammatica, di retorica e di logica iniziano ad applicarsi al diritto.
I primi studiosi di cui si ha documentazione sono Pepone e Irnerio, quest'ultimo definito dai posteri "lucerna iuris". Con la consulenza di quattro doctores ritenuti suoi allievi, Federico I promulga nel 1158 la Costitutio Habita con cui l'Università diventa, per legge, un luogo in cui la ricerca si sviluppa indipendentemente da ogni altro potere.
Essa è dunque chiamata a rapportarsi con le Istituzioni dei Paesi più avanzati intraprendendo un percorso di aggiornamento e crescita. Tra le sfide raccolte con successo, l'Università si impegna in quel confronto con la nuova dimensione europea che condurrà all'innovazione del sistema universitario. Se si ha un po' di tempo libero Bologna è la città ideale. Infatti, la moltitudine di opportunità di divertimento ne fanno una delle città universitarie più amate dagli studenti. Dall'aperitivo fino a tarda notte i locali e le strade del centro si animano di ragazze e ragazzi provenienti da tutte le regioni d'Italia e da moltissimi paesi stranieri.
Tra i mille modi di passare le serate a Bologna vanno innanzitutto menzionati i numerosi teatri e cinema i Pub, che dalle vecchi osterie si sono ormai trasfotmati, i DiscoPub o le discoteche . La cineteca Lumière dove intere generazioni di studenti hanno scoperto e amato il cinema d'ogni continente; teatri più o meno istituzionali, dall'Arena del Sole ai Teatri di Vita, dove vedere i grandi del teatro italiano e gli spettacoli più off della scena internazionale.
Anche la musica ha un ruolo fondamentale nel panorama culturale e di intrattenimento della città. Non a caso si dice che se a Bologna dai un calcio a un cespuglio salta fuori un Dj. Sono molti e molto diversi tra loro i locali in cui si suona musica dal vivo, i generi spaziano dal jazz classico del Chet Baker, della Cantina Bentivoglio e delle Scuderie, alle sonorità elettroniche più sperimentali (Link), passando per lo ska (Covo, Estragon) e rivisitazioni interetniche della musica tradizionale popolare (La Casbah). Naturalmente anche ballare ha i suoi luoghi a Bologna: dai posti più di moda come il Kinky a quelli più di nicchia come il Container. Così dal dopo-studio o dal dopo-lavoro in poi, per chi ha voglia di divertirsi è una festa continua, benedetta, ogni notte, dai cornetti caldi degli esercizi notturni che costellano la città di Bologna.